Bambini al Museo
“La mia casa è piccola ma le sue finestre si aprono su un mondo infinito.”
(Confucio)
Essere nel mondo
Il bambino, da quando nasce, non è una cosa tra le cose, ma ha in sé tutte le caratteristiche essenziali dell’esistenza, ha una volontà propria, è una persona, è competente.
Considerare il bambino come un “centro attivo di competenze” e non un soggetto passivo, significa instaurare un rapporto di dialogo per orientarlo verso una costruzione armonica delle sue relazioni, dandogli gli strumenti per rielaborare i suoi vissuti e le sue esperienze.
Per fare ciò, soprattutto nella fascia di età 0-3, è importante proporre ai bambini attività nuove e diversificate, affinché sviluppino capacità di immediata apertura a ciò che li circonda nel mondo e di cui si sentono parte.
Esplorare il mondo e gli alfabeti della cultura, della natura e dell’umanità, significa incontrare conoscenze e saperi; vuol dire mettere radici nei luoghi che abitiamo. (M. Butturini).
Esplorare il mondo e costruire significati
L’asilo nido è il primo luogo sociale di cui il bambino fa esperienza, dove instaura le prime relazioni sociali e dove trova un ambiente predisposto al suo pieno sviluppo.
Ma questo non basta: il bambino ha bisogno di vivere al di fuori delle quattro mura della scuola proficue esperienze sociali, fruire dei parchi della città, entrare in contatto con la natura, incontrare le persone, fare la spesa al mercato, frequentare i luoghi della cultura.
Il nido al museo, il museo al nido
A settembre a Roma, abbiamo iniziato un meraviglioso percorso in un nido situato in Borgo San Paolo, precisamente nel Rione Lancia, quartiere interessato da interventi di riqualificazione urbanistica e culturale degli ultimi anni. Tra questi spicca il restauro di un ex centrale termica di Officine Lancia, dove ha trovato casa la Fondazione Merz.
Mario Merz (Milano 1925 – Torino 2003) è stato uno dei protagonisti dell’arte italiana del XX secolo e ha fatto parte del gruppo dell’Arte Povera.
Nel 2005 è stata istituita una fondazione a lui intitolata, con l’obiettivo di tutelare e promuovere il suo patrimonio artistico, attraverso iniziative legate all’arte e alla cultura contemporanea.
I contenuti dell’opera di Mario Merz sono molto vicini ai nostri: un’educazione alla cura dello spazio che ci circonda, della natura e del paesaggio, rielaborazione del concetto di casa, nido che si fa igloo, utilizzo di materiali naturali e di quelli «poveri», umili e quotidiani.
Abbiamo quindi deciso di aprire una riflessione e una collaborazione con il Dipartimento Educazione della fondazione, attraverso visite al museo e laboratori condotti dal personale museale presso i locali del nostro nido.
Conoscere e saper fruire delle possibilità offerte dal museo significa trasmettere ai bambini il ruolo sociale dell’arte e della cultura e non considerare il museo come un tempio ma come un luogo dotato di enormi significati culturali e sociali, un luogo dove vivere importanti esperienze formative che faranno parte del bagaglio personale di ogni bambino.
Per questo motivo consideriamo il museo è a tutti gli effetti un luogo educativo che ha piena responsabilità nella formazione di futuri cittadini.