Essere bambini è un diritto.
Rispettare e preservare tale diritto, un nostro dovere.
Se tutti i bambini del mondo hanno gli stessi diritti, qualsiasi sia il loro sesso, luogo di nascita, religione, lingua o condizione sociale, lo si deve alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. Da allora ogni 20 novembre ricorre la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
La Convenzione dell’ONU, composta da 54 articoli, si articola in 4 principi ispiratori:
Il diritto alla parità di trattamento
Il diritto alla salvaguardia del benessere
Il diritto alla vita e allo sviluppo
Il diritto all’ascolto e alla partecipazione.
Di fondamentale importanza per l’adempimento di questi diritti è il meccanismo di monitoraggio previsto dall’art.44: tutti gli Stati sono infatti, sottoposti all’obbligo di presentare al Comitato Onu sui diritti dell’infanzia un rapporto periodico (il primo a 2 anni dalla ratifica e, in seguito, ogni 5 anni) sull’attuazione, nel loro rispettivo territorio, dei diritti previsti dalla Convenzione.
Un punto di partenza
La Giornata Mondiale dell’Infanzia richiama l’attenzione di tutti sui diritti dei minori e offre a genitori, insegnanti, caregiver, operatori sanitari, leader di governo, società.
un punto di partenza ispiratore per difendere, promuovere e celebrare i diritti dell’infanzia, dando luogo ad azioni che costruiranno un mondo migliore per i minori.
Tuttavia, ancora oggi, molti bambini e adolescenti, anche nel nostro Paese, sono vittime di violenze e abusi, vittime di discriminazioni, vengono emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza e disagio. Alcuni soffrono, la fame, la privazione degli affetti dei genitori, non frequentano la scuola, altri invece sono costretti a lavorare o peggio ancora a diventare dei piccoli soldati.
Quando si tratta di temi così delicati bisognerebbe evocare i doveri di ciascun individuo, bisognerebbe capire che il valore e l’importanza dei diritti riguarda la possibilità di affrontare questioni e domande cruciali soprattutto in questo tempo in cui lo stravolgimento della consueta quotidianità, provocato dall’emergenza sanitaria da Covid-19, ha fatto emergere nuove vulnerabilità.
Facciamo in modo che ogni giorno sia il giorno dei bambini
Occorre educare l’intera società al rispetto dei diritti, della pace e della legalità per infondere in ognuno la coscienza di cittadino del mondo. A questo proposito la scuola e la famiglia possono dare un contributo molto potente già a partire dai primi due anni di vita del bambino, favorendo lo sviluppo dell’empatia e dell’altruismo e rispettando i diritti del bambino stesso introducendolo così al rispetto dei diritti umani. Facciamo in modo che ogni giorno sia “il giorno dei bambini”. Non rubiamo loro la possibilità unica e irripetibile di vivere quel magico periodo che è l’infanzia.
Essere bambini è un diritto. Rispettare e preservare tale diritto, un nostro dovere.
Il mio pensiero, oggi più che mai, vola a quella percentuale ancora altissima di bambini e adolescenti che tutti i giorni non vivono la giustizia dei loro diritti. Tenendo a mente che:
“L’umanità deve all’infanzia il meglio di ciò che ha da offrire “.
Alessia Carbone – educatrice di Busy Bees Italia