Disegno e pregrafismo alla scuola dell’infanzia

un bambino piccolo che inizia a disegnare

 

Sin dai suoi primi mesi di vita, il bimbo interagisce con la realtà che lo circonda ed avverte la sua manina come un elemento esterno fino a coglierla poi, tra i due e tre anni di età, come parte di sé.

Solo allora, diventa per lui uno strumento di comunicazione che svela la nascita di un suo personalissimo segno.

La curiosità, la voglia di apprendere e la mano

Ogni bambino, spinto dalla curiosità e dalla sua voglia di apprendere ed imparare, dai tre ai quattro anni, inizia a chiedersi cosa ci sia scritto su fogli o cartelloni. Questa curiosità li porta a scarabocchiare non appena ne hanno la capacità, ma senza alcuna coordinazione, infatti le gestualità tendono ad essere molto estese e interessano varie direzioni. Soltanto dopo aver fatto molta pratica, il piccolo inizia ad acquisire maggiore dimestichezza e ad eseguire movimenti più precisi.

Il pregrafismo quindi nella scuola dell’infanzia, aiuta i bambini a sviluppare dei movimenti precisi mediante l’uso dei muscoli del braccio, del polso e della mano. Tutte le attività e le esperienze che prepariamo nei nostri centri sono progettate per fornire ai bambini e alle bambine un fondamento di abilità e competenze che li aiuteranno ad essere alunni  fiduciosi e capaci, pronti per la “scuola dei grandi”.

Il pregrafismo e la coordinazione oculo manuale

Ma cosa intendiamo per pregrafismo?

Come ci suggerisce la parola stessa, è la condizione che viene “prima” della “grafia”, e riguarda le competenze che precedono l’apprendimento della scrittura. E’ infatti necessario che nei primi anni della sua crescita il bambino maturi diverse competenze che non riguardano solo la capacità di riconoscere o tracciare le lettere dell’alfabeto, ma interessano varie aree del suo sviluppo, richiedendo un maggiore coinvolgimento della funzione cerebrale e favorendo così il potenziamento di tutte le abilità mentali, che oltre ad essere incentivate, aiutano a sviluppare la coordinazione tra gli occhi e il movimento della mano.

Cosa molto importante e da tenere sempre a mente è che occorre rispettare le tappe evolutive di ogni singolo bambino, consapevoli del fatto che attraverso le attività di pregrafismo è possibile approcciare la scrittura divertendosi.

La scelta migliore per far sperimentare al bambino i prerequisiti della scrittura è proprio quella di utilizzare la modalità di apprendimento che conosce meglio, ovvero il gioco del disegno.

Grazie a Cecilia Torresi – Art specialist Busy Bees Italia