L’autonomia nei bambini: come fare

l’autonomia di ogni bambino

Autonomia nei bambini: come trovarla

Lo sviluppo dell’autonomia nei bambini è un percorso che inizia sin dai primi mesi di vita, già dal nido e dalla scuola dell’infanzia. 

La conquista dell’autonomia del bambino è spesso vissuta con apprensione dai genitori che la percepiscono come un “abbandono”, sentendosi “in colpa” per averlo lasciato “solo”. In realtà, questo “distacco” è fondamentale perché il bambino possa sviluppare capacità, competenze, autostima e fiducia in sé stesso.

Ma vediamo insieme cosa significa autonomia, quali sono le fasi che la caratterizzano e come rendere i bambini autonomi

Cosa significa autonomia

Educare i bambini all’autonomia significa innanzitutto trasmettere loro fiducia. I genitori accompagnano i bambini nella scoperta del mondo, affrontando insieme le piccole grandi sfide di ogni giorno, finché non saranno in grado di “farcela da soli”. 

I bambini hanno infatti l’esigenza di essere autonomi. Per crescere e diventare degli adulti indipendenti. 

Un bambino non autonomo avrà paura di assumersi responsabilità anche semplici (metto i pantaloni lunghi o quelli corti?). Da grande tenderà a delegare agli altri decisioni che riguarderanno anche se stesso. Inoltre, svilupperà paure, insicurezze e forme depressive che lo accompagneranno per tutta la vita.

Il compito dei genitori e degli educatori è quindi supportare i bambini, a partire dallo sviluppo dell’autonomia di base

Cosa significa autonomia di base

Le autonomie di base comprendono tutti quei comportamenti quotidiani volti al soddisfacimento di necessità primarie e fisiologiche. Mangiare da solo è un’autonomia di base, così come lavarsi o vestirsi

Un classico esempio è quello del biberon. Molti genitori pensano che il proprio bambino non sia in grado di bere da solo e continuano a utilizzare il biberon, anche dopo i due anni (età entro la quale è consigliato abbandonarlo). 

Se al bambino viene negata la possibilità di provare ad utilizzare la tazza, i genitori trasmetteranno scarsa fiducia nelle sue capacità anziché aiutarlo a crescere. 

È evidente che all’inizio farà fatica e si sporcherà. Ma se la mamma e il papà lo incoraggeranno e lo metteranno nella condizione di poter riprova tutte le volte che sarà necessario, riuscirà a bere da solo e sentirà il bisogno di conquistare altre autonomie di base.

Tra le frasi sull’autonomia dei bambini, è celebre quella di Maria Montessori: “Servire un bambino vuol dire soffocare le sue capacità; insegnare a mangiare e a vestirsi è un lavoro ben più difficile che imboccarlo, lavarlo e vestirlo”.

Educare all’autonomia: perché è importante

Quando i genitori devono iniziare a “staccarsi” dal bambino? Non esiste un tempo prestabilito per iniziare a educare i bambini all’autonomia

Si tratta di un processo che si attiva dalla primissima infanzia. Gradualmente i genitori forniscono al bambino gli strumenti per poter fare da solo e lo lasciano andare.

È naturale che il bambino, soprattutto nei primi anni di vita, cerchi l’adulto per essere accudito. Compito dei genitori sarà aiutarlo a sviluppare nuove capacità, infondendogli sicurezza perché presenti nel momento del bisogno – ma senza sostituirsi a lui. 

In questa fase il ruolo dei genitori rimane fondamentale nel cogliere gli spunti di intraprendenza del bambino, lasciandolo libero e incentivano la sua richiesta di autonomia 

Questo approccio permette ai bambini di esplorare le proprie curiosità e trovare nuovi spunti per attivarsi nella conoscenza del mondo. 

Sviluppo autonomia nel bambino: le fasi

Cosa possiamo fare per aiutare i bambini a scoprire le proprie risorse personali? Come aiutarli a mettere piccoli mattoncini di autostima e fiducia in sé stessi sul loro cammino?

È un processo che richiede pazienza, fiducia e rispetto delle fasi di sviluppo dell’autonomia nei bambini. Scopriamole insieme.

Autonomia bambino da 18 mesi a 2 anni

In questa fase è importante assecondare l’autonomia del bambino dal punto di vista del linguaggio e del movimento. Il bambino inizia infatti a camminare, a mangiare da solo e ad esprimere verbalmente i propri bisogni. 

Autonomia bambino 3-4 anni

Dai 3 ai 4 anni, possiamo incoraggiare il bambino a svolgere in autonomia alcuni piccoli compiti. Ad esempio, indossare alcuni indumenti (semplici e privi di bottoni, ad esempio) o riordinare i propri giocattoli. 

Autonomia bambino 5-6 anni

In età prescolare, i bambini inizieranno a lavarsi e vestirsi da soli. Sarà utile coinvolgerli in piccoli compiti “casalinghi” come aiutare ad apparecchiare la tavola. 

Bambini attivi e autonomi

Per stimolare lo sviluppo dell’autonomia dei bambini, ancora una volta a venirci in aiuto è la dimensione ludica.  

È infatti importante coinvolgere i bambini in attività a loro famigliari attraverso il gioco. 

I giochi per l’autonomia dei bambini partono da ciò che sanno fare, senza forzarli quando non se la sentono. Saranno attività semplici, da svolgere insieme divertendosi, sbagliando e riprovando in un clima di serenità e collaborazione. 

Come aumentare l’autonomia nei bambini

Educare i bambini all’autonomia è uno dei compiti più complessi per ogni genitore, porta con sé paure e preoccupazioni. In conclusione, ecco alcuni suggerimenti sui comportamenti da mettere in pratica (e gli errori da non fare).

Diamo fiducia e otterremo autonomia

Non serve seguirli passo passo. I bambini devono potersi muovere liberamente perché troppi avvertimenti (“non correre, stai attento, non sudare, non urlare”) li scoraggiano e li riempiono di paure, penalizzando l’autostima.

Mettiamo in evidenza i talenti e non i difetti

Per essere autonomi, i bambini hanno bisogno di sentirsi bravi e capaci in quello che fanno, almeno all’inizio. Per questo è importante non sostituirsi a loro. 

Se non riescono a fare qualcosa al primo tentativo, diamo loro indizi e non soluzioni. Aiutiamoli a superare le difficoltà, piuttosto che fargliele evitare. 

Complimentiamoci con loro anche per i successi più piccoli, non dando mai nulla per scontato.

Motiviamoli sempre a diventare bambini autonomi

Senza utilizzare il ricatto, stimoliamoli a dare il massimo in base alle loro capacità. Per esempio, facciamoci aiutare in piccole faccende domestiche al fine di responsabilizzarli e aiutandoli a prendere piccole decisioni. 

Infine, un aspetto fondamentale, è insegnare loro a tollerare la frustrazione e ad accettare i propri limiti. Aiutiamoli nell’affrontare la fatica, supportandoli nel far emergere le risorse per affrontare le difficoltà. 

Solo così diventeranno bambini autonomi, adolescenti sicuri di sé e adulti indipendenti. 

 

Annalisa Romanò – Pedagogista Busy Bees Italia